Un blog per ripensare la cultura

Eccoci poiettati in una nuova avventura.

Perchè realizzare un blog che parla di musica, fotografia, cinema, teatro e in definitiva di tutte le arti performative?

 La risposta è molto semplice. Perchè mai come oggi serve parlare di queste discipline che sono fondamentali per la nostra vita. Pensiamo solo a quanta musica si ascolta nel nostro tempo; la musica è presente ovunque in maniera pervasiva.

Il silenzio è divenuta merce rara, e laddove è presente mette a disagio. La musica ha messo le vesti nel mondo occidentale, di un bene di rapido consumo, che riveste però una grande importanza sociale soprattutto tra i più giovani; gli adolescenti in primis.

E qui entrano in scena due parole magiche: Educazione e critica.

Parole che sono una la conseguenza dell’altra. L’educazione, come processo di trasmissione di un patrimonio culturale, ha il compito di fornire gli strumenti per poter scegliere e discernere, la critica, dal canto suo, permette di classificare e capire, e se permettete, a non farci fregare, da chi vuole indirizzare i gusti in una certa direzione per fini puramente economici. Educazione e critica non sono esercizi facili, ma rendono un grande servigio: cercare di approfondire. Illuminante in questo senso ciò che Vargas Llosa scrive ne La civiltà dello spettacolo:

“La letteratura light, così come il cinema light e l’arte light, dà al lettore e allo spettatore la confertevole impressione di essere colto, rivoluzionario, moderno e di essere all’avanguardia, con uno sforzo intellettuale minimo. In questo modo, la cultura che si propone avanzata e di rottura, in verità diffonde il conformismo attraverso le sue manifestazioni peggiori: il compiacimento e l’autosoddisfazione.”
Come per la musica, lo stesso discorso si può fare per ciò che riguarda l’immagine. Le fotocamere dei telefoni cellulari rendono estremamente facile catturare un immagine, come tra l’altro, una piattaforma online rende semplice ascoltare musica. Ciò impone consapevolezza dell’azione ed esercizio del gusto, elementi purtroppo, non sempre presenti.

Sarà proprio questo il punto di partenza nei prossimi articoli.

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