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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Televisione / Il film, il pannolino e il politico

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Il mondo, sempre meno reale e sempre più virtuale, vacua rappresentazione, ormai è immagine pura, ossia icona priva di qualsiasi senso, se non quello di dimostrare se stessa in un corto circuito esistenziale. L'officiante di questa prassi involutiva è l'apparecchio televisivo, vero mediatore dei nostri tempi, ossia ente preposto a determinare un incontro, in questo caso con rapporti di forza sbilanciati, tra due o più parti. L'anomalia più frequente che riscontro nel mezzo televisivo è l'omologazione dei messaggi. Tutto è uguale a tutto all'interno del rettangolo televisivo. Pensiamo ad assistere ad un bel film, appassionante e che esprime valori profondi e tematiche che vale la pena di approfondire; proprio nel momento di maggior tensione emotiva, quando la gola si stringe e i pensieri vanno a mille, ecco che appare un culetto di un bambino nel suo pannolino, seguito da un pacco di fette biscottate, da un un'automobile che consuma pochissimo carburante, da

Quando la realtà sembra un soggetto cinematografico

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I secoli passati ci hanno reso il fatto indubitabile riguardo all'enorme importanza dell'espressione artistica come contributo per ricostruire il passato o per decodificare il presente. Per leggere la storia, enorme importanza hanno rivestito le fonti letterarie, iconografiche e musicali, mentre per capire le complesse dinamiche del presente credo che come strumento più appropriato si sia imposta la settima arte, la più giovane, colei che condensa in sé tutte le arti, ossia il cinema. Il cinema americano ha spesso anticipato tematiche che a qualche decennio di distanza hanno toccato anche noi. Questo dato a testimonianza che a partire dall'ultimo dopoguerra le sorti del pianeta USA e dei satelliti europei sono legati a doppio filo.  In questi giorni le cronache lasciano interdetti. Sembra fuori dal comune quello accaduto presso la stazione dei Carabinieri Levante, le seconda per importanza di Piacenza. Tuttavia, non è una sceneggiatura di Martin Scorsese né di Abel

Cinema / Favolacce: storia di un fallimento esistenziale.

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Favolacce è l'ultimo lungometraggio realizzato dai fratelli D'Innocenzo. Presentato al Festival di Berlino, ottiene l'Orso d'argento per la migliore sceneggiatura e  apprezzamenti dalla critica. Il film inizia con una voce narrante (Max Tortora) che accompagnerà lo spettatore lungo tutta la proiezione e che concluderà la sua prima esposizione con un ammonimento dai toni stranianti: "Quanto segue è ispirato ad una storia vera...la storia vera è ispirata ad una storia falsa...la storia falsa non è molto ispirata.". Questo incipit nella sua stessa natura significante, ma lo scopriremo solo alla fine, prepara lo spettatore alla visione di una storia ciclica, che potrebbe durare all'infinito e dalla quale non sembra esserci una via d'uscita. La location del film è estremamente significativa: un comprensorio di villini a schiera nella periferia sud di Roma. Villini ordinati e con giardino, che a prima vista denotano una certa agiatezza, ma che in r

Cinema / Donne che guardano il mare

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La storia del cinema è essenzialmente la storia dello sguardo umano. Un itinerario che attraverso lo strumento della cinepresa ha visto l'evoluzione dell'uomo in rapporto all'ambiente. Il percorso della visione parte dai fratelli Lumiere e strada facendo, in relazione anche ad aspetti politico-esistenziali, ha preso forme diverse. In origine la ripresa di immagini in movimento ebbe una valenza per lo più esplorativa e di sorpresa delle possibilità tecniche del mezzo, dove i rapporti soggetto-paesaggio non vengono ancora esplorati. In un secondo momento, grazie all'introduzione della prassi della narrazione per immagini, il paesaggio entra a pieno titolo nella storia raccontata. Il passo che porta alle avanguardie a questo punto è breve e il cinema si rende costruttore di realtà immaginarie e storie surreali con valenza simbolica, fino a giungere ad una realtà dove lo sguardo si ferma e con esso la narrazione, per acquisire una dimensione pittorica tendente ad esaltar